Torcello: cosa vedere e come arrivare

Isola di Torcello

E’ oggi quasi completamente disabitata, ma un tempo fu una delle prime isole della laguna veneta ad essere abitata.

Qui si stabilirono le popolazioni di Altino quando fuggirono dai barbari.

Nel 638 il vescovo di Altino, trasferì le reliquie e da questo momento Torcello continuò ad esistere fino all’abbandono dell’isola.

Dal V al XI secolo divenne un importante centro urbano con chiese, monasteri, produzione del sale, un governo proprio che portò ad un alto livello di vita sociale e artistica.

TORCELLO CHIESA

 

L’impaludamento della laguna circostante e la necessità di un rifugio più sicuro, spinsero gli abitanti dell’isola ad abbandonare Torcello per rifugiarsi a Rivoaltu (Rialto), che era diventata capitale della sede ducale.

Nei successivi secoli Torcello venne abbandonata e spogliata di marmi e mattoni e furono usati per nuove costruzioni a Venezia.

COSA VEDERE A TORCELLO

Nel corso dei secoli sono rimaste indenni le due principali costruzioni del suo antico centro : la cattedrale e la chiesa di Santa Fosca.

La cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta

Fu fondata ai tempi di Eraclio, imperatore di Bisanzio, circa nel 639 ed è tra le più antiche costruzioni veneto-bizantine rimaste in laguna.

 

 

 

CATTEDRALE TORCELLO

 

Poco distante si trova il campanile del XI secolo:è una robusta torre quadrata dalla cui sommità si gode un panorama incantevole della laguna.

Un’altra cosa da vedere a Torcello è la chiesa di Santa Fosca, nei pressi della cattedrale, costruita intorno al 1100.

Il culto delle sante Fosca e Mura

Il culto delle sante Fosca e Mura si affermò a Torcello proprio nel XI secolo, quando giunsero sull’isola le spoglie delle due sante provenienti da Sabratha, città punico-romana situata nei pressi di Tunisi.

La cattedrale, la chiesa di Santa Fosca guardano verso la piazzetta, uno spazio erboso con al centro un massiccio sedile in pietra chiamato “trono di Attila”, anche se il re degli Unni non ebbe mai l’occasione di sedere su quell’insolita pietra.

Era invece usata dai tribuni dell’isola ed è forse il manufatto più fotografato, visto che nessuno resiste alla tentazione di farsi una foto seduto sul trono.

 

 

 

TORCELLO

 

IL PONTE DEL DIAVOLO

V consiglio di vedere a Torcello il Ponte del Diavolo.

Lo vedrete sulla vostra destra dall’imbarcadero ACTV.

La leggenda dice che durante la dominazione austriaca a Venezia, una ragazza si fosse innamorata di un soldato austriaco, egli venne però ucciso dalla famiglia di lei, contraria a quell’unione per niente patriottica.

La giovane si rivolse ad una maga che le diede appuntamento a Torcello, luogo isolato e dunque perfetto per riti magici.

La maga invocò il diavolo sul ponte ed egli fece apparire l’austriaco che portò via la ragazza; ma il diavolo non fa niente per niente e la maga gli promise che per sette anni la notte della vigilia di Natale gli avrebbe portato l’anima di un bambino appena morto.

Ma la strega morì poco dopo e non poté onorare il suo patto col demonio…

 

Così ancor oggi si dice che la notte del 24 dicembre sul ponte del Diavolo a Torcello il diavolo venga inutilmente a reclamare le sue anime sotto le vesti di un gatto nero.

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